Organizzato in Fiera per 'esprimere' il territorio
GENOVA - Lo slogan e' fin troppo eloquente: ''Scopri e gusta''. Scoprire e gustare non solo le eccellenze del cibo, ma le bellezze uniche e per certi versi irripetibili di un singolo territorio: dal cibo al paesaggio, dalle eccellenze culturali a quelle sociali. Questo lo spirito che ha convinto 160 Comuni italiani a partecipare a Genova al primo SIT, il Salone delle Identita' Territoriali.
E' stato fortemente voluto dall' Anci e dalla Fiera di Genova, che per la prima volta in Italia hanno voluto lanciare questa proposta: mettere in vetrina un'offerta turistica diversa dalla solita promozione. Oltre a parlare di terra e di gusto, di mostre e di spettacoli, viene presentata in una Fiera anche l'identita' piu' complessa di in territorio, dalle sue attivita' economiche (come puo' essere il porto per Genova) a quelle a sfondo sociale. Da questo punto di vista, la prima edizione del SIT, organizzata in collaborazione con Fondazione Carige, e' una rassegna senz'altro innovativa. Oltre a gustare le prelibatezze e le eccellenze dell'enogastronomia italiana, oltre a scoprire i paesaggi da favola che le diverse zone d'Italia sanno offrire, oltre ad avere un'idea piu' diretta sulle tradizioni locali e i prodotti artigianali, i visitatori possono farsi un'idea anche delle attivita' sociali e culturali di un territorio, scoprendone l' identita' meno scontata.
Il SIT propone questa esperienza anche in chiave interattiva: il salone offre infatti la possibilita' di partecipare in prima persona cucinando e preparando ricette tipiche direttamente negli stand, insieme agli organizzatori.
Il SIT e' enograstronomia e prodotti tipici, dunque. Ma non solo. La tre giorni di Genova da' spazio spazio a dibattiti, workshop e forum che vogliono allargare gli orizzonti di una ''identita' territoriale''. Le eccellenze in mostra sono moltissime. Si sviluppano dall'estremo Ponente della Liguria con la valle Arroscia all’estremo Levante con le Cinque Terre e Sarzana, passando dalla Lomellina al Vicentino, dalla Calabria, con Sappo Minulio e parco dell'Aspromonte, alla Lombardia.
Un'intera area del SIT, poi, e' dedicata al 'gusto' vero e proprio. E' stata denominata ''Food Experience'': chef specializzati e degustatori di professione accompagnano il visitatore alla scoperta dei gusti 'veri' del singolo territorio, e spiegano come e perche' quella specialita' e' diventata tipica di quelal zona.
In mostra infine non solo vini, cibi e piatti prelibati, ma anche 'pezzi di storia': dalle testimonianza sulla alluvione di un anno fa in Val di Vara, alla 'focaccia preistorica' del Museo di Mineralogia di Campomorone. Oppure 'metodi' di comunicazione delle proprie offerte, come l'iniziativa 'L'identita' on tablet', proposta della associazione onlus Learn To be Free per spiegare come poter far giungere all'esterno gli elementi dell'identita' di un territorio attraverso una semplice 'application' su un tablet.
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