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Wednesday, November 28, 2012

La Lazio travolge 3-0 l'Udinese: la Juve è a sei punti


ROMA - La Lazio vince facile, torna a respirare l'aria dell'alta classifica (-2 punti dal secondo posto) e soprattutto sfata il tabù Udinese che per ben due volte gli ha impedito nell'ultimo biennio di entrare in Europa dalla porta principale. Una prova convincente, quella dell'11 di Petkovic - che rinuncia all'inizio al 'profeta' Hernanes per far posto a Ederson - favorita però, è il caso di dirlo, da un'Udinese irriconoscibile. Molli, lenti, scontati, i bianconeri si calano perfettamente nel clima della partita feriale, cui contribuisce anche lo scarso pubblico (circa 20mila presenti).

Merito però di una Lazio che dopo il la gara accorta e difensiva allo Juventus Stadium 10 giorni fa e il pareggio a reti inviolate contro il Tottenham in Europa League affronta la gara col piglio giusto. La partita all'inizio sembra bloccata con un centrocampo foltissimo e ben 9 uomini a giostrare in mezzo al rettangolo di gioco. Moduli (4-1-4-1 per Petkovic, 3-5-1-1 per Guidolin) che all'inizio offrono pochi spunti al contropiede. Candreva, giocatore in leasing dalla società friulana, è la spina nel fianco della difesa, con Mauri tornato agli antichi splendori. La partita potrebbe prendere subito la sua piega dopo 10 minuti complice uno sconsiderato tocco di mano di Willians in area al termine di uno bel tacco di Radu: è rigore ma Ledesma perpetua la tradizione dei portieri friulani para-penalty, dopo Handanvic, tocca a Brkic ipnotizzare l'argentino.

Un erroraccio che potrebbe avere conseguenze più gravi pochi minuti dopo quando Di Natale su una delle rarissime sortite bianconere coglie la traversa su punizione. L'Udinese sorniona punta al bis della partita contro la Roma ma la Lazio è più cinica e al 17' sblocca la gara al termine di una splendida combinazione Ledesma-Mauri che Gonzalez finalizza al meglio. A rendere ancora più complicate le cose in casa Guidolin contribuisce l'infortunio di Domizzi che esce per far posto ad Angella, l'eroe di Verona (autore di una doppietta contro il Chievo). L'Udinese a metà primo tempo sembra già alle corde ma la Lazio non ne approfitta subito.

Le occasioni si sprecano ma senza concretezza. Almeno fino alla mezzora, quando sull'ennesimo svarione difensivo bianconero, Klose si trova un'autostrada davanti e non sbaglia: 2-0 e ottavo sigillo in campionato. Il raddoppio almeno ha il merito di distogliere i bianconeri dal torpore anche se il colpo di testa di Danilo da solo l'impressione del gol. La partita scorre lenta e l'unico sussulto lo regala uno striscione esposto dalla curva Nord in difesa di Antonino Speziale e Daniele Micale condannati per l'uccisione dell'ispettore Filippo Raciti. Subito dopo si leva un coro da una parte della tifoseria biancoceleste 'As Roma juden club', che il resto del popolo biancazzurro cerca di coprire con i fischi. Oltre che con la maglietta 'No racism' che la squadra del presidente Lotito indossa in campo, dopo aver avuto l'ok della Lega.

Copione identico nella ripresa, anche se Guidolin cerca di dare una mano allo spaesato Di Natale, affiancandogli Ranegie. Per i padroni di casa, Petkovic inserisce Hernanes per uno spento Ederson. E il biglietto da visita del 'profetà non si fa attendere: punizione perfetta del numero 8 biancoceleste che Brkic nemmeno vede: al 59' è 3-0. La partita finisce qui, ma più per demerito dell'Udinese che di una Lazio ormai appagata, e così ci pensa ancora la Nord ad offrire spunti alla cronaca, con uno striscione che prende le distanze dalle polemiche razziste post-Tottenham e attacca i "giornalisti terroristi".

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