Milan, vittoria avvelenata

I rossoneri battono la Juventus per 1-0 con un rigore contestatissimo di Robinho. Il Diavolo esce da un lungo tunnel.



Il Milan nel posticipo domenicale di serie A infligge la seconda sconfitta in campionato alla capolista Juventus. I rossoneri si impongono per 1-0 con la rete su calcio di rigore di Robinho. La Vecchia Signora, poco brillante, si lamenta per il penalty assegnato al Diavolo, molto dubbio.

Juve più molle e meno intensa rispetto al solito. Subito al via gli uomini di Conte sbagliano molti palloni e sembrano quasi distratti. Milan di contro molto attivo e tonico, con De Sciglio e Boateng vicini al vantaggio al 5' e al 14'. I bianconeri sono in bambola, senza idee, e i meneghini, pur senza meravigliare, fanno più gioco. Alla mezz'ora il vantaggio, contestatissimo, dei rossoneri: Montolivo di testa colpisce la schiena di Isla, Rizzoli invece, convinto che il cileno tocchi di mano, assegna il rigore tra le proteste dei torinesi. Dal replay sembra chiaro l'errore del direttore di gara. Dal dischetto Robinho insacca, Buffon intuisce ma riesce solo a toccare la sfera. 1-0 Milan.

Ad inizio ripresa la novità Padoin nella Juve al posto del deludente Isla. La Vecchia Signora dà segni di risveglio, i padroni di casa si coprono e ripartono cercando di sfruttare gli errori di precisione della difesa e del centrocampo juventino, stranamente in serata no (molto male Vidal). Anche lo stesso Pirlo, beccato dai suoi ex tifosi, pare innervosito. Alessio inserisce al quarto d'ora Giovinco per uno spento Quagliarella, la Formica Atomica si fa subito vedere in rovesciata, palla fuori di cinque metri. La pressione dei piemontesi si accentua, ma resta sterile, e il Milan controlla senza particolari difficoltà.

Finale intenso ma poco spettacolare. Il forcing disperato dei campioni d'Italia produce negli ultimi minuti una pericolosissima conclusione di Vucinic, salvata sulla linea di porta dall'ottimo Constant. Al triplice fischio festeggia il Diavolo, che dopo questa vittoria e la qualificazione in Champions sembra uscire definitivamente da un lungo tunnel.